Giacenza media carta prepagata
La giacenza media è un dato molto importante che in Italia serve per ottenere l’ISEE e per una serie di altri documenti burocratici, indispensabili per le agevolazioni previste dallo Stato in presenza di situazioni economiche difficili.
Anche per le carte prepagate è possibile calcolare la giacenza media quindi è fondamentale che tu sappia non solo di che cosa si tratta ma anche dove reperire questa informazione. Eccoti, allora, tutte le informazioni utili a riguardo.
Indice Rapido
Di cosa si tratta?
Con il termine giacenza media delle carte prepagate si intende quel valore numerico che sta ad indicare quanto denaro è presente in media sulla tua prepagata, prendendo in considerazione un certo lasso di tempo. Volendo dirlo in parole ancora più semplici, si tratta della quantità di soldi che in un dato periodo è a disposizione sulla carta.
Di solito la giacenza media di una carta prepagata viene conteggiata su base annuale e si ottiene attraverso un calcolo matematico specifico. Tale calcolo potrebbe essere effettuato in autonomia ma è sempre meglio affidarsi ai documenti ufficiali della banca o della società che ha emesso la carta prepagata, al fine di avere la certezza del dato ottenuto.
La giacenza media, infatti, deve essere certificata con apposita documentazione dell’istituto di credito e non può essere un’informazione comunicata verbalmente a chi si occuperà di redigere il modello ISEE del richiedente (di solito il CAF).
A cosa può servire
La giacenza media annua della carta prepagata serve principalmente per calcolare l’indice ISEE di ciascun cittadino. L’ISEE a sua volta è indispensabile per valutare la situazione economica di ognuno, al fine di ottenere ad esempio un sostegno al reddito oppure prestazioni sanitarie gratuite, accesso ad agevolazioni fiscali per il pagamento di imposte, e via dicendo.
Chi si trova al di sotto di una certa soglia di reddito, ogni anno deve aggiornare il suo ISEE così da poter ottenere gli aiuti statali previsti per la categoria corrispondente. Per fare ciò, va presentata un’apposita documentazione che include la giacenza media della prepagata e di ogni eventuale conto corrente intestato al richiedente.
Attenzione ai documenti che si consegnano al CAF o all’ufficio preposto a stabilire l’indice ISEE: omettere una carta o un conto, che presenti anche pochi euro, è un reato, perché potrebbe alterare l’indice ISEE finale.
Dove trovarla
È molto semplice riuscire a ricavare la giacenza media di una carta prepagata, in quanto si tratta di un dato che può essere richiesto all’istituto di credito che ha emesso la carta prepagata stessa. Il documento viene sempre fornito al 31 dicembre di ogni anno, proprio perché si calcola su base annuale.
Alcune carte di credito prepagate, quelle che offrono ai clienti la possibilità di un’app specifica per poter gestire la propria posizione finanziaria, hanno nell’area riservata una voce relativa alla giacenza media, così da poter avere questo dato sempre sotto controllo, senza la necessità di contattare personalmente la banca.
Altri istituti di credito, infine, inviano questo dato una volta all’anno presso l’indirizzo di residenza del cliente, anche se negli ultimi tempi questa prassi è sempre più rara e le banche preferiscono conteggiarlo esclusivamente in presenza di una specifica richiesta.
Come calcolarla
Se non desideri contattare la banca e la tua carta non ha un’applicazione di proprietà attraverso la quale controllare la giacenza media, puoi calcolare questo dato anche in totale autonomia. Non si tratta di una procedura veloce ma comunque non è complessa e si porta a termine seguendo queste semplici regole.
Ti basterà, infatti, verificare il saldo della tua carta prepagata giorno dopo giorno, sommare le voci relative ai 365 giorni dell’anno e poi dividere la somma ancora per 365: in questo modo avrai calcolato la giacenza media. Se la tua carta prevede un estratto conto mensile o trimestrale, devi sommare tutti gli importi dei mesi o trimestri e poi suddividere il tutto per il numero dei giorni dell’anno in corso.
In ogni caso, trattandosi di un dato molto importante, è sempre meglio affidarsi alla documentazione ufficiale dell’istituto di credito che ha emesso la carta prepagata. Inoltre alcuni CAF richiedono il dato certificato dalla banca stessa, quindi potrebbe non essere sufficiente quello che hai calcolato in autonomia.
Obblighi fiscali esistenti
Molti utenti si chiedono se, ai fini del calcolo ISEE, si prende in considerazione anche la giacenza media di una carta prepagata oppure solo quella dei conti correnti postali o bancari. La risposta non può che essere affermativa: anche la giacenza media di una carta prepagata viene conteggiata nell’ambito della dichiarazione dei patrimoni mobiliari, indifferentemente dal fatto che si tratti di un tipo di prodotto con Iban o senza.
L’unica differenza risiede nella dicitura che questo dato avrà sulla modulistica apposita: la giacenza media della carta prepagata con Iban verrà inserita nel calcolo ISEE con il codice 01; quella relativa alla carta prepagata senza iban avrà il codice 99.
Infine la giacenza media della carta prepagata sarà utile anche per richiedere un mutuo oppure un prestito finanziario. Grazie a questo dato, infatti, gli istituti di credito riescono a capire quale sia l’affidabilità del cliente e decidono di conseguenza se approvare la domanda oppure no.
La giacenza media di una carta prepagata non è un valore statico ma cambia di anno in anno, quindi è importante ricordarsi di richiedere sempre il calcolo aggiornato ogni qualvolta sia necessario inserire l’informazione in documentazioni ufficiali.
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