ISEE Postepay
La carta PostePay va dichiarata al pari di tutte le altre forme di risparmio nella Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) necessaria a richiedere l’ISEE, l’Indicatore della situazione economica equivalente che consente di accedere a numerose agevolazioni per i nuclei familiari a basso reddito.
I due dati da comunicare al CAF o al patronato sono il saldo di fine anno, al lordo degli interessi, e la giacenza media nel corso dell’anno di riferimento delle carte prepagate.
Indice Rapido
Carte PostePay prepagate con e senza IBAN
Come reperire i dati necessari e in quali parti della DSU inserirli dipende da un primo aspetto fondamentale: se la carta è dotata di IBAN (è il caso di PostePay Evolution) o se è una semplice prepagata PostePay senza IBAN (come le carte PostePay standard e PostePay Connect).
Nel primo caso si può contare sul supporto di Poste Italiane sia per il saldo finale sia per il calcolo della giacenza media. Basta recarsi in un ufficio postale e compilare l’apposito modulo con i propri dati e quelli relativi alla carta per ottenere il documento da fornire al CAF.
Ai titolari di carta senza IBAN viene invece consegnata solo la certificazione del saldo di fine anno. Calcolare la giacenza media è però possibile anche senza grande esperienza in campo finanziario.
A che periodo bisogna fare riferimento
I dati richiesti per il rilascio dell’ISEE sono quelli relativi all’anno solare precedente.
Quindi, nel caso di domanda presentata nel 2019, bisogna fornire al CAF o al patronato il saldo al 31 dicembre e la giacenza media nel corso del 2018. Questo vale per tutte le carte, sia quelle ancora attive sia quelle chiuse durante l’anno.
Come calcolare la giacenza media
Il saldo di una carta prepagata può variare di giorno in giorno anche in maniera significativa. Ecco perché è importante calcolare la giacenza media, ovvero il valore ponderato nell’arco dell’intero anno, per accertare la situazione finanziaria del nucleo familiare e verificare se ha effettivamente diritto alle agevolazioni sociali legate all’ISEE.
Il calcolo della giacenza media su una carta PostePay senza IBAN non è difficile ma richiede tempo e attenzione. Per evitare errori è importante conservare tutti gli estratti conto dell’anno. Documenti contabili alla mano, basta un semplice calcolo per ottenere il valore.
Per prima cosa si somma la giacenza di ciascun giorno, ovvero il denaro presente a quella data sulla carta PostePay, così come risulta dall’estratto conto. Dopodiché si divide la somma ottenuta per 365 giorni. Il valore ottenuto va riportato in dichiarazione: lo arrotonderai per eccesso se i centesimi sono più di 50; per difetto se i centesimi sono inferiori di 50.
Esempio calcolo giacenza media:
- Giacenza media di 360,60 €. Il valore riportato sarà di 361 €;
- Giacenza media di 360,40 €. Il valore riportato sarà di 360 €.
In sintesi: la giacenza media si calcola attraverso la somma della giacenza quotidiana e dividendo l’ammontare per 365.
Qualora non avessi tempo di calcolare la giacenza media della PostePay, puoi recarti presso gli uffici postali munendoti di carta d’identità, codice fiscale e carta PostePay.
Come indicare le carte PostePay cointestate e le carte studenti
In caso di carta PostePay cointestata, una volta calcolata la giacenza media basterà dividerla per il numero di intestatari: sarà dunque il 50 per cento se gli intestatari sono due, il 33 per cento se sono tre.
Anche le carte PostePay IoStudio intestate ai figli vanno inserite in dichiarazione: va sempre tenuto presente infatti che l’ISEE calcola la situazione economica del nucleo familiare nel suo complesso e non quella del singolo individuo.
Come comportarsi con le carte PostePay estinte e le carte senza movimenti? Se una carta PostePay è scaduta da almeno due anni non deve essere più dichiarata. Se invece la carta è stata estinta o è scaduta nel corso dell’anno solare di riferimento per il calcolo dell’ISEE, va regolarmente dichiarata. In questo caso, il saldo al 31 dicembre sarà pari a 0, ma la giacenza media sarà calcolata su tutti i 12 mesi.
È importante ricordare che vanno sempre dichiarate tutte le carte prepagate, comprese quelle che non siano state utilizzate durante l’anno. Quel che conta ai fini del calcolo dell’ISEE è sempre la giacenza media, non il saldo attivo o passivo rispetto all’anno precedente.
Vedi anche lista movimenti della Postepay.
Dove vanno inseriti i dati relativi alle carte PostePay
I dati relativi al saldo di fine anno e alla giacenza media vanno inseriti nel quadro FC2, che contiene tutte le informazioni sul patrimonio mobiliare del nucleo familiare. Anche all’atto della compilazione bisogna fare attenzione alla differenza fondamentale tra carte dotate di IBAN e carte che ne sono invece sprovviste.
Le carte prepagate con IBAN, come PostePay Evolution, vanno inserite nel quadro FC2 sezione I, insieme a tutti gli altri depositi e conti correnti bancari e postali, utilizzando il codice 01 nella colonna “Tipo rapporto”. Mentre invece le carte semplici, come sono tutte le altre PostePay oggi emesse da Poste italiane, vanno inserite nel quadro FC2 sezione II, utilizzando il codice 99.
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